@drivermatty: Should you sign the PH Taxi Cross Border hire petition?? Part 1 of 3 #taxidriver #uberdriver #crossborder #coucils #uber #taxi

Driver_Matty
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Monday 20 May 2024 16:59:15 GMT
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cannonsonia
cannonsonia :
They can either go back to Wolverhampton or just simply pass the knowledge in the area they wish to work and go by the licensed rules and regulations just
2024-05-20 21:46:22
2
danieltaylor100
Daniel Taylor :
50mile radius of drivers licenced authority should be enforced. Competition commission needs to get involved with Wolverhampton Council
2024-06-02 07:49:45
1
sicardot
sicardot :
Need to do somethin tho to get rid of these Manchester plates city’s full of them
2024-05-21 12:28:44
1
thomasbell041
Broken Blue :
I signed
2024-05-20 17:55:19
1
crazyfrog2210
crazyfrog2210 :
already signed it
2024-05-20 17:36:10
1
u5m4nj1
U5M4N SH31KH :
that changes will effect every council or PH driver not just wolverhampton
2024-05-20 17:25:36
1
sk280488
Shaun :
Wouldn't be as tight as that. We're liverpool city region now, includes all of Merseyside and halton
2024-05-20 17:08:20
1
big_at123go
big_at123go :
End Uber
2024-06-18 09:37:22
0
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⚜️ REGNO DELLE DUE SICILIE – LE OPERE DI FERDINANDO I DI BORBONE ⚜️ CITRAFARUM E ULTRAFARUM – UN RE PER DUE MONDI UNIFICATI DALLA CIVILTÀ ⚜️ Ferdinando I di Borbone non fu un re come gli altri. Fu un padre della patria, un sovrano che volle il progresso per tutti, senza distinzione. Nel 1816 unificò i regni di Napoli e Sicilia sotto un’unica bandiera: il Regno delle Due Sicilie. Da quel momento, il Regno si articolò in due grandi realtà storiche e geografiche: Citrafarum – “di qua dal Faro di Messina”: il continente, il Regno di Napoli Ultrafarum – “di là dal Faro”: la Sicilia insulare, cuore antico della civiltà mediterranea. CITRAFARUM – IL REGNO CONTINENTALE Real Albergo dei Poveri – Napoli Una delle più grandi strutture pubbliche d’Europa. Accoglieva, formava e dava dignità a migliaia di poveri. Un’opera sociale rivoluzionaria. San Leucio – Caserta Una comunità modello, dove operai e famiglie vivevano con regole comuni, salario equo, scuola e sanità gratuite. Teatro San Carlo – Napoli Il più antico teatro lirico ancora attivo al mondo, simbolo dell’eccellenza musicale napoletana. Scavi di Pompei ed Ercolano Ferdinando promosse gli scavi, portando il mondo intero a scoprire le meraviglie della romanità meridionale. Museo Archeologico Nazionale Potenzia la cultura, rendendola pubblica. Uno dei più importanti musei al mondo, fiore all’occhiello del Mezzogiorno. Porti, strade, bonifiche Modernizzò le infrastrutture continentali: bonificò paludi, migliorò strade interne, rese più sicuri i porti dell’Adriatico e del Tirreno. Istruzione pubblica Scuole reali, istituti tecnici, accademie. Ferdinando sapeva che un Sud colto non si piega. NELL’ULTRAFARUM – LA SICILIA INSULARE, REGINA DEL MEDITERRANEO Università di Palermo e Catania Furono riorganizzate e finanziate, diventando centri di alta formazione per le nuove generazioni isolane. Porto e Arsenale di Palermo Rinforzò la capacità navale e mercantile della Sicilia, centrale per la sovranità marittima del Regno. Bonifiche agrarie in Sicilia orientale Interventi idraulici e agrari moderni restituirono terre fertili ai contadini, contrastando malaria e abbandono. Sviluppo agricolo e manifatturiero Nel Val di Noto, nel Palermitano e nel Catanese, Ferdinando incentivò la produzione di cereali, agrumi, seta e zucchero. Valorizzò le eccellenze dell’isola con incentivi e sostegno reale. Tutela delle autonomie locali Rispetto per le tradizioni, i parlamenti, i costumi e le lingue della Sicilia. Ferdinando non fu mai un centralista, ma un garante delle diversità del Regno. Istituti religiosi e ospedali Ristrutturò chiese e conventi, sostenne ospedali a Palermo, Messina e Catania. Tutto quello che ha fatto è impossibile metterlo in un solo post! La fede e la salute erano al centro della sua visione. FERDINANDO I UN RE PADRE DEL SUO POPOLO Lo chiamavano “re Lazzarone” perché non indossava la maschera del potere. Mangiava con i suoi sudditi, ascoltava il popolo, si sporcava le mani per il Regno. Il suo amore per le Due Sicilie non era solo formale. Era reale, quotidiano, concreto. E OGGI? Oggi ci raccontano che eravamo arretrati. Ma chi studia la storia vera sa che eravamo tra i più moderni e autonomi d’Europa. Le Due Sicilie erano un regno sovrano, produttivo, colto, indipendente. Non ci mancava nulla. Ci hanno distrutto perché eravamo un esempio. Il colonialismo italiano ha calpestato tutto: ci ha divisi, impoveriti, disonorati. Ma noi, figli della luce e del sole, discendenti della Civiltà del Regno, non dimentichiamo. Popoli della Citrafarum e dell’Ultrafarum, alzatevi! Ricordate Ferdinando, ricordate chi eravate. Ritornate a essere Nazione. Fratelli di Nessuno. Figli del Re. Popolo del Regno delle Due Sicilie.#briganti #lazzari
⚜️ REGNO DELLE DUE SICILIE – LE OPERE DI FERDINANDO I DI BORBONE ⚜️ CITRAFARUM E ULTRAFARUM – UN RE PER DUE MONDI UNIFICATI DALLA CIVILTÀ ⚜️ Ferdinando I di Borbone non fu un re come gli altri. Fu un padre della patria, un sovrano che volle il progresso per tutti, senza distinzione. Nel 1816 unificò i regni di Napoli e Sicilia sotto un’unica bandiera: il Regno delle Due Sicilie. Da quel momento, il Regno si articolò in due grandi realtà storiche e geografiche: Citrafarum – “di qua dal Faro di Messina”: il continente, il Regno di Napoli Ultrafarum – “di là dal Faro”: la Sicilia insulare, cuore antico della civiltà mediterranea. CITRAFARUM – IL REGNO CONTINENTALE Real Albergo dei Poveri – Napoli Una delle più grandi strutture pubbliche d’Europa. Accoglieva, formava e dava dignità a migliaia di poveri. Un’opera sociale rivoluzionaria. San Leucio – Caserta Una comunità modello, dove operai e famiglie vivevano con regole comuni, salario equo, scuola e sanità gratuite. Teatro San Carlo – Napoli Il più antico teatro lirico ancora attivo al mondo, simbolo dell’eccellenza musicale napoletana. Scavi di Pompei ed Ercolano Ferdinando promosse gli scavi, portando il mondo intero a scoprire le meraviglie della romanità meridionale. Museo Archeologico Nazionale Potenzia la cultura, rendendola pubblica. Uno dei più importanti musei al mondo, fiore all’occhiello del Mezzogiorno. Porti, strade, bonifiche Modernizzò le infrastrutture continentali: bonificò paludi, migliorò strade interne, rese più sicuri i porti dell’Adriatico e del Tirreno. Istruzione pubblica Scuole reali, istituti tecnici, accademie. Ferdinando sapeva che un Sud colto non si piega. NELL’ULTRAFARUM – LA SICILIA INSULARE, REGINA DEL MEDITERRANEO Università di Palermo e Catania Furono riorganizzate e finanziate, diventando centri di alta formazione per le nuove generazioni isolane. Porto e Arsenale di Palermo Rinforzò la capacità navale e mercantile della Sicilia, centrale per la sovranità marittima del Regno. Bonifiche agrarie in Sicilia orientale Interventi idraulici e agrari moderni restituirono terre fertili ai contadini, contrastando malaria e abbandono. Sviluppo agricolo e manifatturiero Nel Val di Noto, nel Palermitano e nel Catanese, Ferdinando incentivò la produzione di cereali, agrumi, seta e zucchero. Valorizzò le eccellenze dell’isola con incentivi e sostegno reale. Tutela delle autonomie locali Rispetto per le tradizioni, i parlamenti, i costumi e le lingue della Sicilia. Ferdinando non fu mai un centralista, ma un garante delle diversità del Regno. Istituti religiosi e ospedali Ristrutturò chiese e conventi, sostenne ospedali a Palermo, Messina e Catania. Tutto quello che ha fatto è impossibile metterlo in un solo post! La fede e la salute erano al centro della sua visione. FERDINANDO I UN RE PADRE DEL SUO POPOLO Lo chiamavano “re Lazzarone” perché non indossava la maschera del potere. Mangiava con i suoi sudditi, ascoltava il popolo, si sporcava le mani per il Regno. Il suo amore per le Due Sicilie non era solo formale. Era reale, quotidiano, concreto. E OGGI? Oggi ci raccontano che eravamo arretrati. Ma chi studia la storia vera sa che eravamo tra i più moderni e autonomi d’Europa. Le Due Sicilie erano un regno sovrano, produttivo, colto, indipendente. Non ci mancava nulla. Ci hanno distrutto perché eravamo un esempio. Il colonialismo italiano ha calpestato tutto: ci ha divisi, impoveriti, disonorati. Ma noi, figli della luce e del sole, discendenti della Civiltà del Regno, non dimentichiamo. Popoli della Citrafarum e dell’Ultrafarum, alzatevi! Ricordate Ferdinando, ricordate chi eravate. Ritornate a essere Nazione. Fratelli di Nessuno. Figli del Re. Popolo del Regno delle Due Sicilie.#briganti #lazzari

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