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sidalireda
sidalireda :
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2024-08-10 16:56:42
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Vespa dovrebbe prendere atto del fatto che, dietro quella lucetta rossa di cui parla, i cittadini italiani sono ben consapevoli che i governi hanno fatto delle cose sporchissime nel gestire certi rapporti diplomatici. La gente non ha certo bisogno delle sue rivelazioni,  ma, qualora se ne fosse dimenticato, sarebbe bene che egli sappia che per la gente per bene, ovvero quella che crede nei valori universalmente riconosciuti di onestà, civiltà e giustizia sociale, difendere la sicurezza nazionale non significa certo scendere a patti con l'idea di lasciare che dei criminali privi di scrupoli possano continuare a perpetrare i loro delitti a carico di persone innocenti tramite torture e abusi di ogni genere, ivi includendo gli abusi a carico dei bambini. Altrimenti, dovremmo pensare che lo stato italiano potrebbe sentirsi legittimato a stringere accordi anche con le mafie o con i gruppi terroristici, pur di garantire quest'ordine di cui parla Vespa. Dal nostro punto di vista, le parole di Vespa sono il segno di un cinismo e di una senilità che non riflettono il normale sentire che una persona dotata di umanità sarebbe solita manifestare. E' triste, tra l'altro, che simili parole debbano venire pronunciate proprio da un cattolico o sedicente tale, come se Gesù avesse mai detto che per garantire la sicurezza di qualcuno bisognerebbe accettare che i peggiori delitti vengano compiuti sulla pelle di altri innocenti. Se Almasri fosse stato trattenuto in Italia, allora, grazie agli interrogatori da parte degli inquirenti, avremmo avuto l'occasione di conoscere qualcosa di più su come viene gestito il traffico di uomini da parte degli aguzzini libici, magari scoprendo anche il ruolo del governo italiano in tutto questo. Stando alle parole di Vespa, riteniamo quindi probabile che l'attuale governo si sia guardato bene dal mettere in mostra il suo coinvolgimento in questi torbidi affari, stabilendo che era meglio rilasciare Almasri e nascondere la polvere sotto al tappeto dinanzi all'opinione pubblica. Se prendiamo per buone le parole di Vespa, allora ci viene il dubbio che a questo punto il rilascio del criminale internazionale Almasri sia servito proprio allo scopo di non palesare all'opinione pubblica i crimini contro l'umanità di cui questo governo si rende complice assecondando l'operato di questi aguzzini nordafricani, dimostrandosi ricattabile dalle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di migranti. La cattura di Almasri avrebbe potuto venire esposta pubblicamente come un trofeo che poteva confermare la genuina intenzione di contrastare i trafficanti di uomini in tutto il “globo terracqueo”, come più volte dichiarato a parole dalla Presidente del Consiglio. Se le cose sono andate diversamente, allora c'è da chiedersi se, in realtà, questo nostro governo non sia piegato ai ricatti delle organizzazioni criminali. Il tribunale internazionale serve proprio ad evitare che nel mondo prevalga la logica del più forte contro il più debole, per evitare di rivivere gli orrori del passato. Vespa si è forse dimenticato di questo? Volevamo informare il Dott. Vespa che, per noi, la difesa della sicurezza nazionale non passa per la morte e la tortura di altre persone innocenti. Il Dott. Vespa sappia che noi siamo DONNE e UOMINI: noi siamo UMANE/I. Per noi, la difesa dei più deboli si basa sui principi del diritto internazionale, che è un diritto universale a difesa di tutte/i coloro che subiscono delle violenze, onde evitare che i terrbili orrori del passato possano riemergere anche sulla nostra pelle. Per salvaguardare i nostri bambini non accettiamo che altri bambini vengano torturati. Non è questa l'idea di giustizia che abbiamo in mente. Questa idea ha portato all'olocausto e alle guerre mondiali. Se un criminale giudicato tale dalla corte internazionale viene catturato, noi non lo avremmo lasciato certo libero di continuare a spargere sangue e follia in nome di un presunto interesse nazionale. Chissà
Vespa dovrebbe prendere atto del fatto che, dietro quella lucetta rossa di cui parla, i cittadini italiani sono ben consapevoli che i governi hanno fatto delle cose sporchissime nel gestire certi rapporti diplomatici. La gente non ha certo bisogno delle sue rivelazioni, ma, qualora se ne fosse dimenticato, sarebbe bene che egli sappia che per la gente per bene, ovvero quella che crede nei valori universalmente riconosciuti di onestà, civiltà e giustizia sociale, difendere la sicurezza nazionale non significa certo scendere a patti con l'idea di lasciare che dei criminali privi di scrupoli possano continuare a perpetrare i loro delitti a carico di persone innocenti tramite torture e abusi di ogni genere, ivi includendo gli abusi a carico dei bambini. Altrimenti, dovremmo pensare che lo stato italiano potrebbe sentirsi legittimato a stringere accordi anche con le mafie o con i gruppi terroristici, pur di garantire quest'ordine di cui parla Vespa. Dal nostro punto di vista, le parole di Vespa sono il segno di un cinismo e di una senilità che non riflettono il normale sentire che una persona dotata di umanità sarebbe solita manifestare. E' triste, tra l'altro, che simili parole debbano venire pronunciate proprio da un cattolico o sedicente tale, come se Gesù avesse mai detto che per garantire la sicurezza di qualcuno bisognerebbe accettare che i peggiori delitti vengano compiuti sulla pelle di altri innocenti. Se Almasri fosse stato trattenuto in Italia, allora, grazie agli interrogatori da parte degli inquirenti, avremmo avuto l'occasione di conoscere qualcosa di più su come viene gestito il traffico di uomini da parte degli aguzzini libici, magari scoprendo anche il ruolo del governo italiano in tutto questo. Stando alle parole di Vespa, riteniamo quindi probabile che l'attuale governo si sia guardato bene dal mettere in mostra il suo coinvolgimento in questi torbidi affari, stabilendo che era meglio rilasciare Almasri e nascondere la polvere sotto al tappeto dinanzi all'opinione pubblica. Se prendiamo per buone le parole di Vespa, allora ci viene il dubbio che a questo punto il rilascio del criminale internazionale Almasri sia servito proprio allo scopo di non palesare all'opinione pubblica i crimini contro l'umanità di cui questo governo si rende complice assecondando l'operato di questi aguzzini nordafricani, dimostrandosi ricattabile dalle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di migranti. La cattura di Almasri avrebbe potuto venire esposta pubblicamente come un trofeo che poteva confermare la genuina intenzione di contrastare i trafficanti di uomini in tutto il “globo terracqueo”, come più volte dichiarato a parole dalla Presidente del Consiglio. Se le cose sono andate diversamente, allora c'è da chiedersi se, in realtà, questo nostro governo non sia piegato ai ricatti delle organizzazioni criminali. Il tribunale internazionale serve proprio ad evitare che nel mondo prevalga la logica del più forte contro il più debole, per evitare di rivivere gli orrori del passato. Vespa si è forse dimenticato di questo? Volevamo informare il Dott. Vespa che, per noi, la difesa della sicurezza nazionale non passa per la morte e la tortura di altre persone innocenti. Il Dott. Vespa sappia che noi siamo DONNE e UOMINI: noi siamo UMANE/I. Per noi, la difesa dei più deboli si basa sui principi del diritto internazionale, che è un diritto universale a difesa di tutte/i coloro che subiscono delle violenze, onde evitare che i terrbili orrori del passato possano riemergere anche sulla nostra pelle. Per salvaguardare i nostri bambini non accettiamo che altri bambini vengano torturati. Non è questa l'idea di giustizia che abbiamo in mente. Questa idea ha portato all'olocausto e alle guerre mondiali. Se un criminale giudicato tale dalla corte internazionale viene catturato, noi non lo avremmo lasciato certo libero di continuare a spargere sangue e follia in nome di un presunto interesse nazionale. Chissà

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