@7sposito:

Spósito
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Saturday 01 March 2025 21:55:06 GMT
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Comments

gabwwser
gabwwser :
lil peep=nuts e star shopping
2025-03-02 19:08:01
0
s.nascq
𝓑𝓲𝓪𝓪 :
se tocasse lil peep e brocasito eu iria 😔
2025-03-02 04:24:55
1044
dxvn999
Dan 🥀 :
ninguém ouve lil peep no carnaval 😭
2025-03-02 01:21:28
1391
rbeirovlp
rbeirovlp :
oi, eu odeio o carnaval
2025-03-02 03:08:27
236
user0101201717
user0101201717 :
só queria ouvir lil peep no bloquinho🤟🏻💔
2025-03-02 02:54:14
238
ann7kj
anna clara` :
ninguém ouve lil peep na minha quebrada
2025-03-02 13:00:59
136
peep.carol
carol🦇🩸 :
eu q cantei
2025-03-02 11:00:58
30
viih.ii
Viikaz☀️ :
não toca BK 🙄
2025-03-02 11:54:20
19
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Questa riflessione riassume perfettamente il problema di fondo dell’Unione Europea: un progetto nato con nobili intenzioni, ma progressivamente trasformato in un sistema tecnocratico distante dai popoli e dalle loro reali esigenze. De Gaulle, con la sua visione dell’“Europa delle Nazioni”, aveva già previsto che un’Europa governata da burocrati piuttosto che dai popoli sarebbe stata fragile e facilmente manipolabile da potenze esterne, in particolare dagli Stati Uniti. Oggi vediamo il risultato di questa deriva: politiche imposte dall’alto, decisioni che rispondono più agli interessi delle élite finanziarie che a quelli dei cittadini, e un’influenza americana sempre più pervasiva. L’UE, invece di rafforzare la sovranità dei suoi Stati membri, sembra averli resi dipendenti e ricattabili. L’eurocrazia, con le sue regole spesso assurde e scollegate dalla realtà economica e sociale, ha limitato la crescita e la libertà d’azione degli Stati, mentre Washington ha saputo approfittare delle debolezze europee per consolidare la propria influenza strategica. Ora la domanda è: come si esce da questa trappola? La risposta, per chi crede in un’Europa dei popoli e non delle banche, è chiara: serve un cambio di paradigma radicale. Serve una riscossa sovranista che rimetta al centro le nazioni, la loro identità e la loro autonomia decisionale. Senza questo, il futuro dell’Europa sarà solo una lunga agonia sotto il controllo di forze esterne. #europa #degaulle @President Donald J Trump
Questa riflessione riassume perfettamente il problema di fondo dell’Unione Europea: un progetto nato con nobili intenzioni, ma progressivamente trasformato in un sistema tecnocratico distante dai popoli e dalle loro reali esigenze. De Gaulle, con la sua visione dell’“Europa delle Nazioni”, aveva già previsto che un’Europa governata da burocrati piuttosto che dai popoli sarebbe stata fragile e facilmente manipolabile da potenze esterne, in particolare dagli Stati Uniti. Oggi vediamo il risultato di questa deriva: politiche imposte dall’alto, decisioni che rispondono più agli interessi delle élite finanziarie che a quelli dei cittadini, e un’influenza americana sempre più pervasiva. L’UE, invece di rafforzare la sovranità dei suoi Stati membri, sembra averli resi dipendenti e ricattabili. L’eurocrazia, con le sue regole spesso assurde e scollegate dalla realtà economica e sociale, ha limitato la crescita e la libertà d’azione degli Stati, mentre Washington ha saputo approfittare delle debolezze europee per consolidare la propria influenza strategica. Ora la domanda è: come si esce da questa trappola? La risposta, per chi crede in un’Europa dei popoli e non delle banche, è chiara: serve un cambio di paradigma radicale. Serve una riscossa sovranista che rimetta al centro le nazioni, la loro identità e la loro autonomia decisionale. Senza questo, il futuro dell’Europa sarà solo una lunga agonia sotto il controllo di forze esterne. #europa #degaulle @President Donald J Trump

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