@thecollectordad: Which MayMei is your favorite? #maymei #maymeidarkforest #blindbox #blindboxopening #dealsforyoudays #birthday #fyp

The Collector Dad
The Collector Dad
Open In TikTok:
Region: US
Saturday 30 August 2025 23:01:12 GMT
908
12
1
0

Music

Download

Comments

velvet2lifestyle
✨🖤𝒱ℯ𝓁𝓋ℯ𝓉 🖤✨ :
I love this series so much 😍 I was lucky to get them all 🤭🤭
2025-08-31 06:03:48
1
To see more videos from user @thecollectordad, please go to the Tikwm homepage.

Other Videos

Criticare Israele può diventare reato? In Italia, forse sì. Sembra una provocazione, e invece è l’effetto collaterale del DDL n. 1004 in discussione al Senato. Una legge che – per combattere giustamente l’antisemitismo – rischia di introdurre una censura preventiva sul dissenso politico. Cosa prevede? Vuole recepire nell’ordinamento italiano la definizione IHRA di antisemitismo. Ma non solo: anche i suoi esempi applicativi. E lì iniziano i problemi. Secondo l’IHRA, è antisemitismo anche: – dire che Israele è un progetto razzista – paragonare le sue politiche a quelle naziste – applicare a Israele standard diversi da altri Paesi Tradotto: una manifestazione di protesta contro la politica israeliana potrebbe essere vietata in anticipo, non per motivi di ordine pubblico, ma per ciò che forse verrà detto. È il pensiero, non il pericolo, a diventare sorvegliato speciale. È la libertà di espressione a finire sotto scacco. Ma c’è di più: 👉 la definizione IHRA non è una norma penale, ma uno strumento vago, basato su percezioni soggettive. 👉 trasformarla in legge significa violare il principio costituzionale di legalità. 👉 introdurre una censura preventiva sulle manifestazioni viola l’articolo 17 della Costituzione. Difendere la memoria dell’Olocausto è un dovere. Ma non può diventare il pretesto per imbavagliare la critica politica. Perché la libertà non serve a dire ciò che piace a tutti. Serve a proteggere chi dice qualcosa che non piace a nessuno. E se oggi si parte dal sospetto verso chi critica Israele, domani potrebbe toccare a chi contesta l’Europa. O il Governo. E alla fine, nessuno potrà più dire nulla. #legge #antisemitismo #ddl #governo #libertà #libertàdiespressione
Criticare Israele può diventare reato? In Italia, forse sì. Sembra una provocazione, e invece è l’effetto collaterale del DDL n. 1004 in discussione al Senato. Una legge che – per combattere giustamente l’antisemitismo – rischia di introdurre una censura preventiva sul dissenso politico. Cosa prevede? Vuole recepire nell’ordinamento italiano la definizione IHRA di antisemitismo. Ma non solo: anche i suoi esempi applicativi. E lì iniziano i problemi. Secondo l’IHRA, è antisemitismo anche: – dire che Israele è un progetto razzista – paragonare le sue politiche a quelle naziste – applicare a Israele standard diversi da altri Paesi Tradotto: una manifestazione di protesta contro la politica israeliana potrebbe essere vietata in anticipo, non per motivi di ordine pubblico, ma per ciò che forse verrà detto. È il pensiero, non il pericolo, a diventare sorvegliato speciale. È la libertà di espressione a finire sotto scacco. Ma c’è di più: 👉 la definizione IHRA non è una norma penale, ma uno strumento vago, basato su percezioni soggettive. 👉 trasformarla in legge significa violare il principio costituzionale di legalità. 👉 introdurre una censura preventiva sulle manifestazioni viola l’articolo 17 della Costituzione. Difendere la memoria dell’Olocausto è un dovere. Ma non può diventare il pretesto per imbavagliare la critica politica. Perché la libertà non serve a dire ciò che piace a tutti. Serve a proteggere chi dice qualcosa che non piace a nessuno. E se oggi si parte dal sospetto verso chi critica Israele, domani potrebbe toccare a chi contesta l’Europa. O il Governo. E alla fine, nessuno potrà più dire nulla. #legge #antisemitismo #ddl #governo #libertà #libertàdiespressione

About