@viabrombeiss: she wants revenge menzionati #fyp #outfit #shewantsrevenge #song

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Wednesday 10 September 2025 20:06:55 GMT
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1ntertwinedsoul
1ntertwinedsoul :
SPLENDIDAAAAAA
2025-09-10 21:36:32
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razzolomalema
VERDE :
2025-09-11 07:22:48
1
cringiata
cringiata :
amo ma come fai ad avere la frangia così? mi fa impazzire
2025-09-18 09:03:58
0
gaaabeee3
gaabeee :
grazie tiktok
2025-09-14 20:09:46
0
1ntertwinedsoul
1ntertwinedsoul :
mangio lo schermo
2025-09-10 21:36:38
1
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All’inizio del Settecento, Antonio Vivaldi era una vera celebrità internazionale. Sacerdote veneziano, virtuoso del violino e compositore instancabile, conquistava il pubblico con il suo stile innovativo e travolgente. Le sue opere venivano eseguite in tutta Europa: da Vienna ad Amsterdam, da Parigi a Dresda. Era direttore musicale all’Ospedale della Pietà di Venezia, dove compose decine di concerti per le giovani orfane musiciste, un’istituzione che divenne celebre in tutto il continente. Persino la nobiltà europea si contendeva i suoi spartiti: Vivaldi era una star ante litteram. Eppure, la sua parabola cambiò improvvisamente. Negli anni ’30 del Settecento, i gusti musicali mutarono: lo stile barocco iniziava a essere percepito come antiquato, soppiantato dalle nuove mode dell’opera napoletana e dei compositori “moderni” come Hasse e Pergolesi. Vivaldi, che per anni era stato ovunque acclamato, si ritrovò progressivamente dimenticato. Quando morì a Vienna nel 1741, era quasi in miseria. Venne sepolto senza onori, in una fossa comune, e la sua musica cadde nel silenzio. Per quasi due secoli, il nome di Vivaldi sopravvisse solo nei manuali di storia della musica… finché, negli anni ’20 del Novecento, un gruppo di musicologi italiani riscoprì per caso un’enorme collezione di spartiti nell’archivio dell’Ospedale della Pietà. Fu l’inizio di una seconda vita per la sua musica. Oggi, opere come “Le Quattro Stagioni” sono tra i brani più suonati, registrati e amati al mondo. Morale: anche i geni possono essere dimenticati… ma la loro arte, se è immortale, trova sempre la strada per tornare a noi. #Vivaldi #TheFourSeasons #BaroqueMusic #ClassicalMusic #MusicHistory #HiddenGenius #ForgottenThenFamous #TikTokClassical #MusicTok #Venezia #Classica
All’inizio del Settecento, Antonio Vivaldi era una vera celebrità internazionale. Sacerdote veneziano, virtuoso del violino e compositore instancabile, conquistava il pubblico con il suo stile innovativo e travolgente. Le sue opere venivano eseguite in tutta Europa: da Vienna ad Amsterdam, da Parigi a Dresda. Era direttore musicale all’Ospedale della Pietà di Venezia, dove compose decine di concerti per le giovani orfane musiciste, un’istituzione che divenne celebre in tutto il continente. Persino la nobiltà europea si contendeva i suoi spartiti: Vivaldi era una star ante litteram. Eppure, la sua parabola cambiò improvvisamente. Negli anni ’30 del Settecento, i gusti musicali mutarono: lo stile barocco iniziava a essere percepito come antiquato, soppiantato dalle nuove mode dell’opera napoletana e dei compositori “moderni” come Hasse e Pergolesi. Vivaldi, che per anni era stato ovunque acclamato, si ritrovò progressivamente dimenticato. Quando morì a Vienna nel 1741, era quasi in miseria. Venne sepolto senza onori, in una fossa comune, e la sua musica cadde nel silenzio. Per quasi due secoli, il nome di Vivaldi sopravvisse solo nei manuali di storia della musica… finché, negli anni ’20 del Novecento, un gruppo di musicologi italiani riscoprì per caso un’enorme collezione di spartiti nell’archivio dell’Ospedale della Pietà. Fu l’inizio di una seconda vita per la sua musica. Oggi, opere come “Le Quattro Stagioni” sono tra i brani più suonati, registrati e amati al mondo. Morale: anche i geni possono essere dimenticati… ma la loro arte, se è immortale, trova sempre la strada per tornare a noi. #Vivaldi #TheFourSeasons #BaroqueMusic #ClassicalMusic #MusicHistory #HiddenGenius #ForgottenThenFamous #TikTokClassical #MusicTok #Venezia #Classica

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